Appartamento – Portici

Giovanni Francesco Frascino (Napoli 1969)
si laurea a Napoli nel 1998.
Dal 2004 è professore a contratto presso la Facoltà di Architettura
dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli.
Nel 2000 apre uno studio professionale, partecipa a concorsi nazionali ed internazionali, svolge attività di ricerca all’interno di master e workshop di architettura internazionali.
Tra i progetti di allestimento più significativi:
“AFFINITA’ Gabriele Basilico, Mimmo Jodice su Alvaro Siza”
“EL SIGLO DE GIORGIO DE CHIRICO metafisica y architectura”,
la Biennale di Valencia 09 “CONFINES pasajes de las artes contemporaneas” .
Ha lavorato con critici d’arte come V. Trione, B. Wilson, R. Storr, A. Betsky
ha esposto lavori di C. Andre, L. Barragàn, G. Basilico, A. Burri, G. De Chirico, G. Colin, L. Figini, L. Fontana, M. Jodice, A. Kapoor, A. Kiefer, A. Gormley, L. Ghirri, J. Gonzàlez, G. Matta-Clark, L. Moretti, B. Newman, D. Pikionis, G. Ponti, A. Rossi, M. Rothko, F. Stella, A. Tàpies, G. Terragni.

Building type: Residenziale, Residenze Private e Residenziale,

Località: Campania, Napoli, Italia,

Collaboratori: Pasquale Berardi
Impresa costruttrice: Edilmo srl
Foto: Filippo Dell’Amico

A proposito del progetto

L’edificio, risalente alla prima metà del ‘900, è un tipico esempio di villa vesuviana realizzata lungo il “miglio d’oro”, l’antica strada che collegava Portici a Napoli.
Il rudere, in stile neoclassico, si presentava monco di alcune sue parti strutturali pur conservando ancora i principi insediativi delle ville nobili di quell’epoca che le vedevano a pochi metri dal mare, posizionate libere e al termine di una significativa area verde annessa.
Di contro, una serie di rimaneggiamenti costruttivi perpetuati negli anni, tradiscono le regole di misura e di simmetria tipiche del suo stile architettonico.
Il progetto, prevede il rafforzamento dell’asse mare-città chiudendo le bucature dei prospetti ortogonali ad esso e distribuendo gli spazi interni rispetto a questa logica.
Il corpo viene avvolto da una pelle ventilata che gli consente di migliorare in modo naturale le prestazioni climatiche. L’intervento è inoltre caratterizzato dall’impiego del bianco puro così da mettere in risalto le presenze esterne.
La facciata a sud è rivolta verso il centro del Golfo di Napoli; al piano superiore, come un occhio, una lunga vetrata immerge nel mare, mentre al piano terra, per tutta la superficie della terrazza, un telo orizzontale nero sospeso su cavi in acciaio marino protegge dall’irraggiamento solare e incornicia al contempo il panorama.